
Amici. Svelata l’importanza dei amici per la salute e il benessere
Amici. Andrea De Carlo, scrittore e musicista, dice “Nell’amico c’è qualcosa di noi, un nostro possibile modo di essere, il riflesso di una delle altre identità che potremmo assumere”. Gli amici sono quelle persone che portano molta positività nelle nostre vite e che ricoprono un ruolo speciale nel nostro cuore. Crescendo, impariamo quanto gli amici possano influire nel nostro percorso di vita e quanto possano essere importanti per noi; ma ci siamo mai chiesti quanto possano esserlo per la nostra salute futura? Sane e profonde amicizie costruite da bambini risultano essere fondamentali per l’integrazione sociale da adulti.
Il legame tra i rapporti amicali e la nostra salute in età adulta è stato indagato in uno studio dalla Texas Tech University, pubblicato poi su Psychological Science (http://journals.sagepub.com/doi/abs/10.1177/0956797617746510 ). Nei risultati emersi dalla ricerca è emersa una significativa correlazione tra una miglior salute durante l’età adulta e la frequentazione con amici durante il periodo infantile. Per arrivare a tale conclusione, i ricercatori hanno analizzato i dati del Pittspurgh Youth Study, uno studio longitudinale che segue fino all’età adulta, i ragazzi che hanno frequentato scuole pubbliche della cittadina della Pennsylvania, in particolare esaminando 267 di loro. I genitori riferivano il tempo che i propri figli trascorrevano con i loro amici, inoltre ogni settimana, a partire dai sei anni e proseguendo fino ai 16 anni, si consideravano anche caratteristiche personali come l’essere o meno estroversi, la salute nell’infanzia e fattori familiari e ambientali.
“Sebbene non si trattasse di un esperimento – spiega Jenny Cundiff, una delle ricercatrici – è uno studio longitudinale ben controllato che fornisce un indizio forte sul fatto che essere socialmente integrati nella prima fase della vita è positivo per la nostra salute, indipendentemente da una serie di altri fattori come la personalità, il peso nell’infanzia e lo stato sociale della famiglia nei primi anni di vita”. Quindi negli adulti, una maggiore integrazione sociale è anche legata a un ridotto rischio di malattie cardiovascolari (inclusa l’ipertensione), così come in modo simile, al rischio cardiovascolare durante l’infanzia e l’adolescenza.
Quindi chi ha passato più tempo nella prima fase di vita insieme agli amici, tende ad avere una più bassa pressione arteriosa e un indice di massa corporea (Bmi) inferiore all’età di 30 anni. Variabili fondamentali per essere in ottima salute.
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