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Meditazione: quali sono i meccanismi biologici che la rendono possibile?
Meditazione. È una tecnica di controllo della propria mente usata principalmente per il rilassamento, ma come funziona dal punto di vista biologico?
È stato identificato un piccolo gruppo di neuroni che passa informazioni dall’area cerebrale di controllo della respirazione a quella capace di generare attivazione.
Questo nucleo sembra essere responsabile della sensazione di calma che ci pervade quando respiriamo lentamente, come accade nella meditazione, o di tensione quando respiriamo rapidamente e freneticamente.
Meditazione: quali sono i meccanismi biologici che la rendono possibile?
Questo ammasso di neuroni, che collega la respirazione al rilassamento, all’attenzione, all’eccitamento e all’ansia, è localizzato in profondità nel tronco encefalico, in un’area che funge da pacemaker per la respirazione.
Infatti il complesso pre-Bötzinger o preBötC, questo il nome assegnatogli, è responsabile della generazione del ritmo respiratorio e controlla, quindi, tutti i vari tipi di respiri associati alle diverse emozioni:
da quello regolare a quello affannato, passando per quello eccitato, oppure il respiro di quando sbadigliamo, sospiriamo, ridiamo o abbiamo un irrefrenabile attacco di singhiozzo.
Meditazione: quali sono i meccanismi biologici che la rendono possibile?
In che modo questo complesso spiega la respirazione lenta della meditazione ha un effetto calmante?
Una sua sottopopolazione di neuroni, che esprime due marcatori genetici chiamati Cdh9 e Dbx1, invia segnali al locus coeruleus.
Questa struttura proietta a praticamente ogni parte del cervello e produce arousal: ci sveglia dal sonno, mantiene la nostra attenzione e scatena, in casi estremi, ansia e angoscia.
È noto inoltre che i neuroni del locus coeruleus esibiscono un comportamento ritmico il cui tempo è correlato con quello della respirazione.
Infatti, in uno studio pubblicato su Science (http://science.sciencemag.org/content/355/6332/1411) è emerso che la rimozione di questa particolare classe di cellule non presenta effetti sulla normale respirazione necessaria per l’ossigenazione e per la vita, tuttavia rendeva gli animali (i topi) stranamente calmi, anche in situazioni nuove, in cui di norma sono stimolati comportamenti esplorativi.
Meditazione: quali sono i meccanismi biologici che la rendono possibile?
Quindi se respiriamo piano la “sottopopolazione Cdh9-Dbx1” presente nel complesso pre-Bötzinger porterà questa informazione al locus coeruleus, il quale contribuisce a diminuire i nostri livelli di attivazione, permettendoci di raggiungere lo stato di rilassamento desiderato.
Questa scoperta fornisce una spiegazione biologica del perché pratiche come la meditazione abbiano un effetto calmante sulla persona e, dal punto di vista clinico, la comprensione della funzione di questo complesso di neuroni potrebbe essere utilizzata nel potenziare le terapie per lo stress o per la depressione.
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